La salita di Monteloro è una delle più amate dai pedalatori fiesolani. Ma alla salita classica, quella che parte dalla località Le Falle e passa per Gricigliano, c’è un’alternativa magica e nascosta, che sfida il ciclista con pendenze aspre e tratti sterrati.
La salita prende il via dal paese di Compiobbi. Raggiunta la chiesa di San Donato a Torri, si prosegue salendo per Via di Valle, una stradina che, dopo una curva sulla sinistra, si indurisce sensibilmente per circa 1 km, con qualche tratto in pendenza a doppia cifra che fa capire subito che non si tratterà di una passeggiata.
SI prosegue entrando nel bosco con un tratto in cui si può rifiatare, che anticipa nuovi passaggi decisamente impegnativi.

La strada prosegue a strappi, uscendo e rientrando dal bosco, senza curve ampie o tornanti. Un duro tratto pressoché rettilineo ci porta finalmente al piccolo borgo di Citerno, oltrepassato il quale il panorama si apre magnificamente sul fianco della collina. Sulla destra si scorge la collina di Monteloro, che nasconde i resti millenari del castello omonimo.

Il più è fatto, ma il bello deve ancora venire. Oltrepassato un gruppo di case rurali, la strada diventa sterrata, per fortuna fattibile anche con normali bici da corsa. Gli scorci sono magnifici, e si ha ancor più l’impressione di essersi persi in un altro tempo.

Dopo circa un chilometro sterrato, la strada si reimmette sulla Via di Monteloro dove ritroviamo l’asfalto.
A questo punto, proseguendo a destra, si incontra subito il piccolo borgo di Monteloro dove è possibile rifornirsi di acqua (c’è una fontana accanto al circolo ARCI e un’altra poco dopo il ristorante Orlando). La strada scende poi verso l’Arno fino al paese delle Sieci lungo il percorso della salita di Monteloro. Prendendo invece a sinistra, dopo una diecina di chilometri in falsopiano ci si ricongiunge alla SP54 che porta a Fiesole.